domenica 19 febbraio 2012

SiFu Riccardo Di Vito incaricato della diffusione dell'Hek Ki Boen a Roma

SiFu Riccardo Di Vito è stato nominato responsabile della diffusione del sistema Hek Ki Boen Kun Tao a Roma ed in Italia, dal Gran Maestro Lin Xiang Fuk, durante il seminario pubblico del 12 febbraio scorso.
Dopo lo stesso seminario, durante il quale il Gran Maestro ha spiegato ad alcuni Allievi di SiFu Riccardo e ad altri amici intervenuti (che ringraziamo) le basi dell'Eng Chun fukinese,  è stata la volta dell'addestramento per i candidati istruttori.

Seminario introduttivo HKB a Roma 12/2/2012
Di seguito trovate l'elenco dei concetti trasmessi da SiFu Lin Xiang Fuk alla quinta generazione dell'Hek Ki Boen (composta da Riccardo Di Vito, Roberto Rossi, Gianluca Giusto ed Antonello Parisi in Italia), durante questo corso, in maniera molto sintetica: 

- Wheel Bearing Body: si tratta del cosiddetto 'corpo di cotone', un metodo di allenamento che permette di utilizzare a proprio favore la separazione della parte superiore della struttura da quella inferiore, dando l'idea di due ruote che girano in verso opposto sullo stesso asse;

- SiFu ha concluso la spiegazione, la dimostrazione e la trasmissione del metodo per allenare il primo livello di Hoat Keng (potremmo tradurlo con "forza d'impulso"), basato sui concetti di Cielo, Terra e Uomo, attraverso l'attivazione dei tendini, con l'acronimo TSS, Twist, Stretch e Squeeze, traducibili con arrotolare, allungare e spremere;


- Successivamente è stato introdotto al secondo livello di Hoat Keng, basato sul rilascio del peso anche della spalla. Infine, SiFu ha terminato l'argomento spiegando il terzo livello, basato sulla connessione del Dan Tian inferiore. Lavoro difficilissimo, che toglie molte energie all'inizio, ma pieno di sorprese;

- Abbiamo iniziato ad allenare il Red Palm - il palmo rosso - uno speciale addestramento che estende e moltiplica la capacità del praticante nel primo livello di Hoat Keng;

- SiFu ha mostrato il primo lavoro sul midollo osseo, dando alcune chiavi per iniziare a comprenderne l'importanza e, soprattutto, per iniziare a lavorare sull'espansione e sulla compressione;

- I primi tre livelli di Hoat Keng sono in realtà un solo macro-livello per la famiglia HKB. Per varie ragioni la stessa famiglia è stata costretta a rinominare i livelli, avendo quindi uno spostamento in avanti degli altri due, che diventano, in sostanza, il quarto, basato sull'attivazione di nove tendini su ciascun arto, e il quinto, che fa della coltivazione del midollo osseo (Liam Kut) il suo perno;

- Per quanto concerne le forme, abbiamo lavorato in modo diverso e sotto più punti di vista la Sam Chian Po, la vera 'arma' di questa grande famiglia. Interessantissimo anche il lavoro sulla Ti Sam Chian Po, che permette di allenare bene la posizione bassa, per corpire e colpire i cancelli inferiori. Abbiamo appreso anche la Pai Chat Kun, basata sull'utilizzo delle diverse gomitate presenti nel sistema su tutti i lati;

- A parte la Siau Liam Dao, rivista e corretta, è stata introdotta la Sat Si Mui, che cura soprattutto il footwork. Inoltre, è stata spiegata la Hua Kun, piena di sequenze dei movimenti di braccia del sistema, densa di posizioni e passi;

- Sono stati trasmessi ben dieci Kiao Jiu, esercizi di base per addestrare e perfezionare tutti i movimenti di braccia, in rapida sequenza, utilizzando l'Hoat Keng. Per quanto concerne le 'forme a due', sono state mostrete, ma abbiamo lavorato maggiormente sulle chiavi per capire bene il sistema;

- Sul posizionamento del corpo e sullo sparring l'Hek Ki Boen Kun Tao propone tutta una serie di esercizi prestabiliti ed una vasta gamma di lavori 'liberi', che vanno a colmare precedenti lacune ed a rinforzare la strategia del combattimento, il tutto, ovviamente, passando per la pesantezza nelle mani, per la fase del guidare i movimenti e, infine, bucare con il cerchio. Il tutto è stato condito dall'esatta spiegazione del posizionamento delle braccia con il Bai Jong (mettere il manichino è la traduzione che mi viene in mente, ma non è proprio chiara, me ne rendo conto);

- Interessante, dal punto di vista dell'insegnamento, il lavoro con i Sam Sing, i metodi di allenamento delle tecniche di base in coppia, che si fa sin dai primi livelli di base. Stesso dicasi per gli esercizi per la reattività  a cortissima distanza, nonché tutto il programma di orientamento degli studenti: si tratta di un lavoro certosino, che dà all'insegnante anche un metodo chiaro di insegnamento. Davvero molto professionale e professionalizzante.

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