mercoledì 16 gennaio 2013

Il nostro Gran Maestro a Roma!!!


Il nostro Gran Maestro sarà a Roma, da questo fine settimana, fino ai primi di febbraio, per portare avanti l'addestramento di SiFu Riccardo Di Vito, SiFu Gianluca Palmieri e SiFu Antonello Parisi. 

Il 26 gennaio terrà un seminario pubblico sui (十八罗汉散式) Cap Pwee Lo Han San Sik dell'Hek Ki Boen Kun Tao, nella Scuola di Via Gasperina, 170, dalle 14:00 alle 18:30.

 Durante il seminario il Gran Maestro porrà l'attenzione sulle applicazioni e sulle strategie di combattimento dell'Hek Ki Boen, introducendo la forma 18 LoHan (十八罗汉) ed i San Sik (散式), cioè la viva esperienza della Massima Efficienza, occupando il tempo, diventando lo spazio e rilasciando energia di impulso. 

 Per praticare i 18 Lohan San Sik è necessario conoscere la Formula in 18 punti dell’Hek Ki Boen, che verrà spiegata nel dettaglio: 
 1. Teoria delle Cinque Linee 
 2. Tre Punti di Riferimento, basati sui Dan Tian 
 3. Ottimo Posizionamento del Corpo; Posizione Superiore ed Inferiore 
 4. Struttura Triangolare Tridimensionale 
 5. “Wheel Bearing Body” 
 6. Forma Cap Pwee Lo Han dell’Hek Ki Boen.

Per quanto concerne le altre materie del seminario, abbiamo la Teoria delle Cinque Linee, fondamentale per comprendere i concetti di interno e esterno nelle tecniche. Non solo, attraverso questa teoria generale, abbiamo modo di insegnare sin da subito l'esatto posizionamento delle braccia in ciascun movimento. 

Basarsi sui tre Dan Tian, poi, è un altro degli aspetti fondamentali dell'Hek Ki Boen, perché ci dà la linea guida su cui orientarsi durante il combattimento. Abbiamo a che fare con la legge universale del posizionamento verticale della colonna vertebrale di tutti gli stili cinesi che si fondano sui concetti energetici interni.

Per posizionamento del corpo facciamo riferimento al modo in cui porsi rispetto all'avversario. Il sistema HKB pone l'attenzione su due posizionamenti di massima, che rendiamo come Im Siam e Yang Siam, attraverso i quali dà modo ai praticanti di imparare dal principio il modo in cui lavorare sull'uso del footwork in relazione a quello dell'avversario.

La struttura triangolare tridimensionale rappresenta il disegno geometrico con cui costruiamo il riferimento spaziale di base per non sbagliare le posizioni delle braccia, rispetto a quelle dell'avversario. In pratica, utilizziamo il triangolo per mettere in modo corretto braccia e gambe, non in assoluto, ma in relazione all'avversario.

Il Wheel Bearing Body è la capacità di separare il corpo in tre sezioni, per permetterne la rotazione, come se ci fossero dei cuscinetti. Lo utilizziamo per dissociare i movimenti delle braccia da quelli delle gambe, oltre ad un ulteriore rotazione del busto, anch'essa separata dal resto.

Per informazioni e prenotazioni, scrivete una mail a info@hekkiboen.it o chiamate il 3283421682.

sabato 4 agosto 2012

L'albero genealogico della nostra Famiglia


SiFu Riccardo Di Vito appartiene alla quinta generazione, perché è Allievo diretto del Gran Maestro Lin Xiang Fuk, della quarta. 

giovedì 5 aprile 2012

HKB a Roma? Certo, da noi!

Come potete leggere qui, se volete addestravi nell'Hek Ki Boen Kun Tao a Roma, dovete rivolgervi a SiFu Riccardo Di Vito, che insegna pubblicamente in via Gasperina, 170, ma anche in forma privata, a seconda delle vostre esigenze e possibilità. Non aspettate, praticare l'Arte Marziale dalla potenza devastante!


domenica 4 marzo 2012

L'Hoat Keng nel Niam Jiu

Oggi la comunità romana dell'Hek Ki Boen ha iniziato a lavorare con cura al trasferimento del peso e dell'energia (Hoat Keng) all'interno del Niam Jiu, il tipico allenamento di questa Famiglia per aumentare la sensibilità della propriocezione, attraverso il contatto delle braccia. Si tratta di un esercizio diverso dal Chi Sau dell'area cantonese (Ip Man Wing Chun, etc.), perché il concetto di pressione è orientato al trasferimento del peso ed allo squilibrio della struttura, non all'accelerazione di catene di tecniche per entrare dentro la guardia dell'avversario. Per quello abbiamo i Kiao Jiu e lo sparring.

Attraverso il rilascio del peso del braccio, mediante la forza d'impulso dei tendini, l'avversario/compagno sente sulla propria spina dorsale la vibrazione tipica di una scossa elettrica, in quanto l'energia sprigionata è spiraliforme, non sono cuneiforme. A livello tecnico non è importante uno o un altro movimento, ma il "solito" lavoro di attivazione dei tendini, abbinato alla circolarità dell'azione durante l'impatto. Da provare.

venerdì 2 marzo 2012

Cento giorni

Dopo i primi cento giorni di pratica del sistema Hek Ki Boen Kun Tao, possiamo assicurare i primi risultati a livello di rafforzamento dei tendini, minor utilizzo di forza a fronte di un considerevole aumento dell'energia trasmessa ed una notevole progressione della capacità di combattimento dalla corta distanza. 

Proprio in questi giorni la comunità romana è in piena attività nella sperimentazione dell'Hoat Keng (Faat Ginhg), l'eccezionale forza d'impulso che dà la massima efficacia con il minimo impiego di energia. Sembra fantascienza, ma non lo è, parliamo di una diversa tipologia di impatto e, soprattutto, di una diversa resa, dovuta anche alla teoria dell'"occupare il tempo, diventare spazio e rilasciare energia esplosiva".

A proposito di fisiologia, due parole sui tendini, la cui importanza nell'Hek Ki Boen è fondamentale. La complessità della struttura di un tendine (che vedete nell'immagine) è molto importante in quanto la sua funzione fondamentale è quella di trasmettere la forza creata dal muscolo all’osso per rendere possibile il movimento articolare. Ciò è determinato dalla macro e microstruttura complessa dei tendini e delle fibre tendinee.

Durante le varie fasi del movimento, i tendini sono esposti a forze longitudinali oltre che traversali e rotazionali. Inoltre, devono essere in grado di sopportare le contusioni e le compressioni. La struttura interna tridimensionale delle fibre forma un sistema tampone contro le forze di varie direzioni e quindi evita il danno e la rottura delle fibre.

L’alterazione delle forze fisiche che influenzano un tendine per aumento o riduzione del carico tensionale o compressivo determina una variazione marcata e prevedibile della composizione e della struttura tendinea. In generale i segmenti tensionali possono avere una maggiore capacità di risposta e di rigenerazione rispetto alle zone pressorie.

In particolare è bene porre la massima attenzione alle giunzioni osteotendinee, le strutture anatomiche in cui il tendine si inserisce sull’osso e trasmette la forza proveniente dalla contrazione muscolare. Questo tipo di giunzione si può suddividere in 4 zone (visibili al microscopio ottico): Tendine, Fibrocartilagine, Fibrocartilagine mineralizzata e Osso.

La fibrocartilagine consente la crescita dell’osso nel punto d’inserzione ed è separata dalla fibrocartilagine mineralizzata da un margine chiamato “linea di cemento”. La rigidità (potenza tensionale) e l’adeguata elasticità (resistenza alla deformazione e alla compressione) proteggono la giunzione da eventuali lesioni che tuttavia possono verificarsi e determinare la comparsa di fenomeni flogistici e degenerativi.

giovedì 1 marzo 2012

Testimonianze - 6

Di seguito potete ascoltare la testimonianza di SiFu Antonello Parisi di Salerno, uno dei primi quattro Allievi diretti del Gran Maestro Lin Xiang Fuk (quinta generazione) ad esser stati scelti per diffondere l'Hek Ki Boen Kun Tao in Italia. La ripresa è stata fatta dopo il primo seminario introduttivo dell'Hek Ki Boen Kun Tao dedicato ai suoi Allievi, a Battipaglia, nel febbraio 2012, sotto la guida del GM Lin. 

mercoledì 29 febbraio 2012

Testimonianze - 5

Di seguito potete ascoltare la testimonianza di SiFu Gianluca Giusto di Savona, uno dei primi quattro Allievi diretti del Gran Maestro Lin Xiang Fuk (quinta generazione) ad esser stati scelti per diffondere l'Hek Ki Boen Kun Tao in Italia. La ripresa è stata fatta dopo il primo seminario introduttivo dell'Hek Ki Boen Kun Tao dedicato ai suoi Allievi, a Savona, nel  febbraio 2012, sotto la guida del GM Lin. 

martedì 28 febbraio 2012

Testimonianze - 4

Di seguito potete ascoltare la testimonianza di SiFu Riccardo Di Vito di Roma, uno dei primi quattro Allievi diretti del Gran Maestro Lin Xiang Fuk (quinta generazione) ad esser stati scelti per diffondere l'Hek Ki Boen Kun Tao in Italia. La ripresa è stata fatta dopo il primo seminario introduttivo dell'Hek Ki Boen Kun Tao dedicato ai suoi Allievi, a Roma, il 12 febbraio 2012, sotto la guida del GM Lin.

giovedì 23 febbraio 2012

Testimonianze - 3

Di seguito potete ascoltare la testimonianza di Alessandro Franchina di Roma, che ha partecipato al seminario del Gran Maestro Lin Xiang Fuk a Roma, il 12 febbraio 2012, attraverso il quale è stato introdotto l'Hek Ki Boen Kun Tao nella Capitale.